È proprio attraverso l'analisi del comportamento, di come giorno dopo giorno interagiamo con l'oggetto libro e i suoi contenuti, che Pennac riesce a dimostrare alcune storture dell'educazione non solo scolastica, ma anche familiare. Laddove, normalmente, la lettura viene presentata come dovere, Pennac la pone invece come diritto e di tali diritti arriva a offrire il decalogo.
[...]
Piena libertà dunque nell'approccio individuale alla lettura perché "le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere".