Il Sistema Bibliotecario del Basso Novarese è costituito dalla biblioteca centro-rete del comune capoluogo di provincia, la Biblioteca Civica Carlo Negroni di Novara (che ospita nelle sue sale e gestisce in convenzione anche la Biblioteca specializzata in letteratura novarese del "Centro Novarese di Studi Letterari"), dalle biblioteche dei comuni di Briona, Caltignaga, Carpignano, Fara Novarese, Garbagna Novarese, Ghemme, Tornaco, Sizzano, Vaprio D’Agogna, Vespolate, dalle biblioteche scolastiche del Liceo Classico e Linguistico Statale Carlo Alberto di Novara, del Liceo delle Scienze Umane "Contessa Tornielli Bellini", del Liceo Scientifico "A. Antonelli" di Novara, dell'Accademia di Belle Arti ACME di Novara, dalla biblioteche specialistiche "Cesare Bermani" di Orta San Giulio e dell'Archivio di Stato di Novara. Le biblioteche civiche erogano anche il servizio di biblioteca digitale MediaLibraryOnLine (MLOL).
La Biblioteca Civica Carlo Negroni di Novara in qualità di centro-rete si propone come punto di riferimento e coordinamento della rete delle biblioteche dei comuni aderenti al sistema, offrendo supporto organizzativo per i servizi e per la promozione delle attività.
La Biblioteca Civica Carlo Negroni di Novara e le biblioteche del Sistema Bibliotecario del Basso Novarese, a seguito di Convenzione stipulata dal comune di Novara e l’Università del Piemonte Orinetale nell’anno 2020, fanno parte delle biblioteche del Polo Università del Piemonte Orientale.
La Biblioteca Civica Carlo Negroni
Biblioteca comunale di pubblica lettura, di conservazione e ricerca, centro rete del Sistema Bibliotecario del Basso Novarese e depositaria dei documenti della produzione editoriale della provincia, fa parte delle biblioteche del Polo Università del Piemonte Orientale.
La sua storia inizia nel 1847 con l’istituzione della Biblioteca Civica, che apre al pubblico nel 1852 nel palazzo del Mercato e si incrementa per tutta la seconda metà dell'Ottocento grazie a donazioni e lasciti di bibliofili e studiosi novaresi. Agli inizi del Novecento raddoppia il proprio patrimonio bibliografico grazie al legato del senatore Carlo Negroni, del quale fa parte anche la sua casa, il palazzo Negroni, attuale sede della biblioteca, che dal 1906 ospita, secondo le intenzioni di Negroni, anche la collezione della Civica. Nel corso del secolo molte biblioteche private confluiscono nel patrimonio pubblico; negli anni Novanta il complesso si amplia con la ristrutturazione dell’adiacente palazzo Vochieri che ospita nuove sale dedicate al fondo antico, locale e ai ragazzi.
Tra i fondi conservati, di particolare rilievo sono le raccolte appartenute a Carlo Negroni: antichi codici, esemplari manoscritti, incunaboli che costituiscono una importante collezione privata di scritti danteschi corredati dell’opportuna letteratura critica, oltre ad un vasto numero di opuscoli occasionali riuniti in una sezione di opere dei primi secoli della lingua. Da segnalare, inoltre, il Fondo Prospero Bollini giunto in biblioteca nel periodo postunitario e il Fondo Ugo Ferrandi pervenuto nel 1929. Nella sezione locale si conservano numerosi volumi usciti dalle tipografie novaresi nel corso del Cinquecento e Seicento. Di recente il patrimonio si è ulteriormente arricchito grazie alla Biblioteca del Centro Novarese di Studi Letterari: un significativo fondo librario di autori novaresi costituito da stampe rare e da miscellanee bibliografiche, in continuo aggiornamento, di scrittori del 19. e del 20.