Una città in bianco e nero. Assurda, caotica, stracolma. Un bambino trova un casco da lavoro "giallo giallo" abbandonato. Diventa il suo cappello. Tutti lo guardano con sospetto, sorpresi, guardinghi, ma lui se ne va per la città, fiero, senza curarsene. Con il cappello porta dei fiori, crea una barca, inventa uno sgabello. Immagina un mondo diverso.
[...]
Finché un adulto, alto dieci volte lui, non si riprende il proprio casco da lavoro, giallo giallo. Il cappello sembra perduto per sempre, ma a casa, armato solo di matite gialle e fantasia, il piccolo protagonista saprà costruirne uno nuovo. E ricominciare l'avventura.