Biblioteca del polo di Alessandria, sede OrtiBiblioteca del polo universitario di Alessandria, sede OrtiBiblioteca del polo universitario di Alessandria, sede BorsalinoBiblioteca del polo universitario di Alessandria, sede BorsalinoBiblioteca del polo universitario di VercelliBiblioteca del polo universitario di VercelliBiblioteca del polo universitario di Novara "Rita Fossaceca"Biblioteca del polo universitario di Novara "Rita Fossaceca"
Grande presenza-assenza in tutta la produzione letteraria di Offutt, il Kentucky è il sostrato emotivo che unisce i racconti di "A casa e ritorno". L'attrazione magnetica esercitata dai boschi e dalle colline in cui i protagonisti di queste storie sono nati e cresciuti si traduce ora in vicende lineari, di fughe e ritorni, ora in narrazioni più complesse e indirette.
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I temi portanti restano però gli stessi: l'impossibilità di andarsene davvero, di lasciare casa; il peso del passato e dei ricordi; l'attrazione irresistibile verso quelle «terre di nessuno», ingrate e crudeli, che si sono radicate a fondo nell'anima di tutti i personaggi. Ricorrendo alla portentosa combinazione di realismo minuto e accensioni grottesche e magiche che rappresenta il suo inconfondibile marchio di fabbrica, Offutt racconta storie di camionisti, sceriffi, giocatori d'azzardo, pugili dilettanti ed ex carcerati, uomini e donne che affrontano disastri familiari per ritrovarsi a «crescere figli di altri mentre un estraneo si prende cura dei tuoi»: personaggi indimenticabili nel loro isolamento, nella loro impermeabilità alle regole della convivenza civile, nella durezza che, ben lungi dal cancellarla, cristallizza la forza dei sentimenti e dei legami.