Biblioteca del polo di Alessandria, sede OrtiBiblioteca del polo universitario di Alessandria, sede OrtiBiblioteca del polo universitario di Alessandria, sede BorsalinoBiblioteca del polo universitario di Alessandria, sede BorsalinoBiblioteca del polo universitario di VercelliBiblioteca del polo universitario di VercelliBiblioteca del polo universitario di Novara "Rita Fossaceca"Biblioteca del polo universitario di Novara "Rita Fossaceca"
Avrò avuto sei anni. Ero piccola, ma sapevo già leggere. Mia madre aveva invitato un’amica a cena e questo mi aveva accordato il permesso di rimanere a tavola con loro.
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Avevano iniziato a parlare di una parente lontana, una della famiglia di mio padre, mamma si era alzata, era andata verso la libreria nera Lips Vago e ne aveva estratto un piccolo volume quadrato, con una copertina bianca bordata di blu. Nel mezzo, un volto femminile in marmo bianco sovrastato da un nome che leggevo seguendo con il dito. Chi era quella donna con cui condividevo. il cognome e a cui, addirittura, veniva dedicato un libro? Non la conoscevo, intuivo che fosse già morta e che doveva aver fatto qualcosa di importante. «Era coltissima, prima critica d’arte donna al mondo, giornalista. Era l’amante di Mussolini»